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martedì 14 settembre 2010

Il Parassita: mi nutro di emozioni, le Vostre!

Nutrirmi di emozioni pare essere la sola forma di esistenza accettabile.
Navigo sulle chat e sbircio profili di sconosciuti e sconosciute.
Quasi tutti cercano emozioni, nessuno sa vivere senza emozioni, le emozioni rendono dolce il gusto amaro della vita.
Sembra una vecchia pubblicità.
Ma se, mettiamo per ipotesi, non si fosse in grado di produrre emozioni ma solo di cibarsi di quelle altrui?
Io faccio parte di questa categoria di individui. E mi chiedo quanti di voi ne fanno parte.
Scommetto che pensate pochi . Ma poi tantissimi ripensandoci.
Cerchiamo chi sa emozionarci ma ci poniamo la fatidica domanda: io so emozionare?
C’è poi un ultimo aspetto da considerare. C’è di si nutre di emozioni altrui ma solo fintanto che tali emozioni sono manifestate in chi le prova. C’è chi invece queste emozioni le ruba, le fa proprie.
E se le tiene.
Ecco, ci tenevo a puntualizzare questo concetto perché vi trovate al cospetto di un ladro di emozioni.
Un Arsenio Lupin del battito cardiaco incontrollato, della temperatura corporea in crescita, delle mani che sudano, del sospiro che scappa fuori o del gemito soffocato.
Le rubo e non le restituisco. Provate a prendermi se ne siete capaci. Non c’è un mercato nero delle emozioni né un Ufficio Emozioni Smarrite né un’Asta Giudiziaria in cui ricomprarsele. Se ve le rubano, sono perse. Le avrete voi ma le avrà anche il vostro abile ladro.
Come si ruba dunque un’emozione?
Il principio è semplice: chi non sa emozionarsi ha sviluppato una sensibilità spaventosa nell’identificare al primo sguardo l’Emozionato. Ci si apposta e si sta in attesa. Arriva prima o poi quell’istante in cui sai di poter entrare. Nel suo campo emotivo. La pazienza è la virtù dei porci, soleva dire il mio padre spirituale, Padre Bio perché credeva fortemente nell’agricoltura senza additivi chimici e nella Nuova Rivoluzione dello Zucchino.
Dunque una volta stabilito un contatto, è necessario assicurarsi di non avere pericolose intromissioni da parte dei Furfanti Cacciatori di Emozioni. A differenza di noi ladri, i cacciatori vogliono le emozioni solo per poterle esibire come trofei accanto alla testa di leone, al piede di porco ed alla coda di cavallo. Questi esseri disgustosi li riconosci perché hanno lo sguardo guizzante e vuoto. Non hanno un obiettivo unico, cacciano e basta. Prendono tutto ciò che trovano e non hanno alcun stile. Bisogna stare attenti perché spesso il lavoro di settimane di un parassita viene distrutto in un istante dalla Foga di Conquista del cacciatore.
Esclusi dunque questi individui abbietti ed infidi, ci si può dedicare alla propria Fonte Emotiva.
Di queste forme di vita ne esistono alcune specie ben identificate che val la pena riassumere.
L’Incontinente Cronico Ottimista: passa il tempo lamentandosi ma è il primo che ti fa gli auguri di compleanno e l’unico nell’intero sistema solare a ricordasi del tuo onomastico; è il meglio che può capitarti perché emette emozioni anche da spento. Non si cura di chi ha di fronte, può essere Gandhi o Bin laden, poco importa, chiederà informazioni sulla vita privata, sul lavoro, sul cane che avevi 20 anni fa mostrandosi addolorato, sinceramente addolorato, della sua perdita avvenuta quando eravate in terza media. Ti apre il cuore, ti apre il portafoglio, ti apre persino la scatola di tonno se glielo chiedi garbatamente. Rubare le sue emozioni è facile ma attenzione, si tratta a volte di emozioni talmente leggere ed inconsistenti che il rischio è trovarsi un pugno di mosche in mano ed il dubbio è che le mosche non siano poi così stupide come pensiamo.
L’Incontinente Cronico Pessimista: inesauribile sorgente di sentimenti, non ti chiede mai come stai e se te lo chiede, un istante dopo inizia a parlarti di come sta lui. Non gli importa assolutamente nulla della probabile estinzione dei pinguini ma è pronto a spiegarti nei minimi dettagli perché non è più accettabile che ci sia un buco nell’ozono, qualcuno chiuda quel buco per Diana! Anche in questo caso rubare le emozioni è abbastanza facile ma il rischio è di trovarsi con delle Emozioni Scadute Corrotte per cui del tutto inutilizzabili e spesso dannose.
L’Ermetico Con Valvola di Sfogo:  bellissimi esemplari umani fanno parte di questa categoria. Poiché tendono ad accumulare enormi quantità di emozioni represse e il compito di noi parassiti consiste nell’attendere il momento dell’esplosione. Spesso avviene in concomitanza con eventi tipo Cessazione di Rapporto Sentimentale, Turbamento Lavorativo Estremo, Bambino che Poppa il Latte, Tramonto Romantico al Mare, Euforia Post Orgasmica. Non è facile farli esplodere. Non si possono indurre ma bisogna aspettare che tutto avvenga nel modo più naturale e spontaneo. Le emozioni però sono di ottima fattura, belle solide, spesso riciclabili data la loro energia. Unica controindicazione: una volta deflagrate, tali persone spesso tendono a trasformarsi a loro volta in Cacciatori per cui spesso può essere necessario togliersi di mezzo alla velocità della luce.
Il Neutro Silenzioso Assente: questa categoria di persone è la più interessante. Non mostra di provare emozioni. Spesso silenziosa, ritirata, chiusa. In realtà estremamente ricca ma molto difficile da stanare. Una specie di Paguro che si nasconde perché sa che esistono i Parassiti ed i Cacciatori e teme per la propria incolumità.  Vanno seguiti per mesi, vanno aiutati a provare Fiducia, devono sentirsi liberi di manifestare sentimenti altrimenti è impossibile depredarli di alcunché. Serve dunque tempo, impegno, spesso una buona dose di facciadaparaculismo. Ambiti e ricercati anche dai Cacciatori che però si stancano molto prima e quindi non rappresentano un reale pericolo. Danno enormi soddisfazioni e possono davvero diventare una fonte inesauribile di emozioni.

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